Palombina trae il suo nome dal fatto che, nel periodo medievale, i grandi feudatari dei castelli di Falconara Alta e Castelferretti, che possedevano ampie zone riservate alla caccia, nei mesi di marzo ed ottobre, la utilizzavano come appostamento per la caccia alle "palombe" che si posavano sopra il bosco della villa dei conti Ricotti. Alla fine dell' 800 Palombina non era che un pugno di case abitate da artigiani, operai e pescatori. Agli inizi del 900 si iniziò a costruire splendide ville utilizzate come residenze estive, con parchi e giardini prospicienti al mare. Incominciarono a sorgere i primi stabilimenti balneari...e così incomincia la storia dello stabilimento Cori...
Palombina anni 1920...
...nato nel 1887 a Torrette di Ancona da padre pescatore, dopo aver cessato l'attività di falegname, Silvio Cori intraprese quella di uomo di mare diventando, con i suoi pantaloni arrotolati fino al polpaccio e sostenuti in vita da una corda,  personaggio caratteristico della spiaggia di Palombina. Uomo dal temperamento sanguigno, severo ed esigente nel suo lavoro di pescatore, soleva comandare la tirata della "tratta", tipica rete da pesca, con una vigoria ed una passione intramontabile...
Silvio Cori detto "Sibina"

..."Ragazzi, guardè come buliga dopo 'l quarto scagno!... Adè, calamo a cinque reste, e ogi, parola de Sibina, pjamo 'l pesce per meza Palombina!..Te ninì sistema le palanche onte, po' imbarca cofe e crochi; voialtri invece portè a bordo rete, reste e bandierola...Forza, adè varamo; e nun ve metè tuti da 'na parte come fane i greghi!...Te e te, che sè i più grosi, andè a popa e puntè 'l culo....Una ooph, una ooph!..."

La barca ora scivola verso il mare e Sibina, con "i calzoni a cagarela e la panzeta meza de fora" sale a bordo con i quattro rematori più esperti."Dai andamo! E remè a tempo!" Calata la quinta resta, un ordine deciso: "Sciè!" La barca vira subito mettendosi parallela alla spiaggia ed allora Sibina, con mano sicura, cala mazza, rete, cova e banderuola. Calata l'intera sciabica, tutti i ragazzi cominciano a tirare con passi lenti e cadenzati. Sibina invece ancora la barca, verifica la posizione della banderuola, e quando è necessario fa sentire la sua voce: "Voialtri laggiù che sè indietro, deve da fà, ma nun tirè a stracolli!  Voialtri invece tirè piano e feve avanti!" La sciabica, mano a mano che si avvicina alla riva, assume sempre di più la forma di un grande ferro di cavallo ed attira la curiosità e l'interesse della gente. "Te, pja el sguancio delà, che de qua ce penso io! Voialtri do' alzè i sciuri e tirè piano! Voialtri invece tirè in ginochio e tenè bassi i piombi!". 

Finalmente la "mano" è fatta ed il sacco è pieno. Testole, roscioli, sgombri, agore, sardoni e saraghina, vengono posati sulla riva del mare per essere poi messi nelle rispettive ceste. Il rito della "tratta" è terminato e gli "sciabigoti", contenti, possono rialzarsi e sgranchirsi un pò. Sibina è raggiante, ed avvicinandosi ai suoi ragazzi chiede con fare ironico e l'aria "brichina": "Chi è che de vojaltri aveva deto oggi pjamo 'l pesce per meza Palombina?... 

"Sibina" e la tirata della "tratta"
  ...e così questo amore per la pesca si tramandò al figlio Giovanni, che da subito prese le redini dello Stabilimento ampliandolo, costruendo un punto di ristoro caratteristico per i bagnanti, ove la passione per il mare e per la cucina seguivano immutate nel corso degli anni....

 

Giovanni Cori
...e fu così che passo dopo passo lo stabilimento cresceva, pur rimanendo solidamente ancorato alle tradizioni antiche tramandate dal nonno Sibina; vennero aggiunti gli ombrelloni e le sdraio, si potevano noleggiare i mosconi e tenere in deposito le barche...
Lo stabilimento fine anni '60

...nel contempo generazioni di bambini potevano crescere giocando spensierati tra i capanni dello stabilimento. Nel prosieguo della attività anche le figlie di Giovanni erano sempre più interessate, in particolare Stefania che ereditò dal babbo la stessa passione per il mare, per la cucina "fatta come una volta" nel rispetto delle più antiche tradizioni marchigiane...

L'estate dei bimbi

...ed infine eccoci ai giorni nostri; molto tempo è passato dalla tratta di Sibina, molte cose sono state migliorate seppur mantenendo l'antico spirito degli antenati: oggi disponiamo di un ristorante da centocinquanta coperti, spiaggia attrezzata con sdraie ed ombrelloni e capanni, due campi da beach-volley ed uno da calcetto, oltre a docce calde e tante altre cose...

Lo stabilimento oggi

...ma sopratutto la cucina indimenticabile, gli ottimi vini, una atmosfera calda e familiare collaudata da tre generazioni!

Vi aspetto.

Stefania Cori

Stefania Cori

 

 

Stabilimento Balneare "Da Giovanni" Lungomare Flaminia Palombina Nuova di Ancona (AN) Marche Italy Tel/Fax: 071.889424